Marketing e comunicazione

Published on Ottobre 23rd, 2024 | by Redazione MG News

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Di fronte a questioni epocali il Governo nasconde la testa (non solo lui)

Ci sono tre questioni di grande rilevanza che condizioneranno il nostro futuro e quello delle generazioni future. Ma nessun Governo occidentale men che meno il nostro sembra dare la rilevanza che meritano. Soprattutto infomando le persone in maniera corretta. Senza demagogia.

Cominiciamo dai fenomeni alluvionali recenti che hanno interessato principalmente l’Emilia Romagna e altre parti dell’Italia. A parte una conformazione geografica che  rende questo territorio strutturalmente soggetto a fenomeni alluvionali, quello che impressiona è la quantità di acqua caduta in pochissimo tempo. Questi fenomeni estremi che qualcuno chiama bombe d’acqua ma che assomigliano più a violentissime piogge subtropicali o monsoniche sono causati dal riscaldamento del Mare Adriatico e dal Mediterraneo più in generale.
Le temperature sono arrivate ai 30 gradi in luglio e sono rimaste alte anche successivamente. L’enorme quantità di vapore generato quando si scontra con masse più fredde provenienti dal nord scatena queste piogge torrenziali che abbiamo visto e stiamo vedendo.

Ma cosa genera questo abonorme surriscaldamento dei mari – e le temperature sempre più alte – che sperimentiamo ogni anno in estate e non solo? La risposta è chiara ormai da molto tempo: il generale surriscaldamento del globo dovuto all’effetto dei gas serra immessi nell’atmosfera in quantità crescenti dalle attività umane.

Ecco questa semplice verità dovrebbe essere al centro di riflessioni, attività informative, azioni nel breve e nel medio periodo per fronteggiare situazioni che sicuramente si ripeteranno e si ripeteranno in maniera sempre più violenta. Invece il Governo ed in generale la cd classe dirigente perde tempo in sterili polemiche alla ricerca delle “colpe”. Mentre la gente perde le case, vede allagarsi attività agricole e artigianali, con danni enormi, anche sotto l’aspetto psicologico.

Si capisce che la gente sia frastornata, spaventata. Ci sarebbe un gran bisogno di una comunicazione seria, responsabile, non volta a terrorizzare. Ma a informare su quello che sta in realtà accadendo e che accadrà in futuro. Dirottando tutte le risorse disponibili a progettare e realizzare opere di mitigazione climatica. Quindi partendo dalla salvaguardia del suolo, al ripensamento del sistema idraulico, alla decementificazione di aree da piantumare a verde. Alla protezione degli argini dei fiumi, alla creazione di aree di espansione dove possano defluire le acque e possibilmente recuperate per gli altrettanto certi periodi di siccità che verranno.

E’ sicuramente più facile e più comodo dire che si tratta di eventi eccezionali, che basta fare qualche minimo intervento e tutto si risolve.

Con il fenomeno epocale dell’immigrazione dai paesi del sud del mondo, Africa ma anche medio oriente, Afghanistan, Pakistan, etc verso l’Europa, la cecità o meglio l’ipocrisia dei politici è ancora più grande. Si prenda ad esempio la questione della costruzione dei centri per la detenzione dei migranti in Albania da parte del Governo italiano.

Questa vicenda fin da subito aveva mostrato tutta una serie di questioni di tipo umanitario, giuridico, organizzativo e non da ultimo economico che l’avrebbero portata al sicuro fallimento. Ma Meloni incurante è andata avanti con la retorica di “Italia esempio nel mondo per la gestione innovativa del fenomeno migratorio”. E quale sarebbe l’innovazione ? Spostare il problema di qualche centinaia di kilometri? Un fenomeno epocale che è destinato ad aumentare nei prossimi anni, alimentato anche dai problemi innescati dal cambiamento climatico (vedi sopra). Serve solo per alimentare la retorica xenofoba, razzista di Salvini e company che appigliandosi alla “pancia” di persone ignoranti e spaventate cercano di lucrare in termini di consenso.

Anche qui servirebbero altre attività informative ed educative fin dalle scuole. Servirebbero investimenti in formazione ed accoglienza per integrare i migranti che arrivano e avviarli prima possibile ad una vita attiva, visto anche il disperato bisogno dimanodopera che abbiamo. E visto anche l’altro grande problema che l’Italia e tutto l’Occidente dovrà affrontare. Il feroce calo demografico che porterà a ridurre sempre di più la forza lavoro, oltre che impoverire il nostro tessuto sociale e civile. Anche qui non si vede traccia di politiche lungimiranti da parte del Governo. Per favorire la natalità cosa si fa ? Si penalizzano i single con un maggior carico fiscale. Ma per favorire le unioni (matrimoni o altro) non sarebbe meglio invece una politica che incentivi l’acquisto di una casa  a tasso zero magari con una quota di prestiti a fondo perduto, contratti di lavoro più stabili con uno stipendio più dignitoso, un congedo parentale serio, asili nido gratuiti, facilitazioni per la conciliazione vita domestica e lavoro, etc etc ?

Di fronte a questi problemi giganteschi è chiaro che un solo Paese non può fare molto. Ma senz’altro più di quanto non fa oggi. Con l’informazione, l’educazione, la prevenzione, con investimenti focalizzati, con un atteggiamento più aperto e meno retrogrado.
Per non guardare al futuro per quanto pieno di incognite e di grandi insidie e sfide epocali, si preferisce mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi e guardare al passato.

 

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